3 min
Scope Ratings: nei primi sei mesi dell’anno +30% a 93 miliardi di euro. Valgono un quarto dei volumi obbligazionari totali e chiuderanno il 2024 con una crescita del 40%. Green bond in testa
Dopo un 2023 debole, il 2024 si preannuncia di ripresa per i corporate bond ESG in Europa. Nel primo semestre, infatti, le emissioni nel Vecchio Continente sono aumentate fino a raggiungere l’equivalente di 93 miliardi di euro, tenendo il passo con la forte attività complessiva del mercato. Lo certifica un report di Scope Ratings, stando al quale i titoli societari sostenibili si sono attestati a circa il 25% dei volumi obbligazionari totali.
Un’accelerata che porta l’agenzia di rating a stimare per l’intero anno una crescita complessiva del 40% rispetto ai dodici mesi precedenti, tenendo conto sia dell’aumento del 30% su base annua messo a segno nel periodo gennaio-giugno sia dei volumi più deboli registrati nella seconda metà del 2023. A far da traino saranno, secondo gli analisti, i maggiori investimenti richiesti nel contesto della transizione energetica e la ripresa delle emissioni dal settore immobiliare.
📰 Leggi anche “Corporate bond ESG, ripresa delle emissioni nel 2024“
Il fattore ‘reputazione’ dietro il boom
Dietro l’aumento del ricorso alle emissioni sostenibili c’è per le società in particolare il fattore reputazionale, l’intenzione cioè di acquisire credibilità con i propri sforzi ESG, piuttosto che perseguire rendimenti migliori (greenium), poiché questi ultimi non sono significativi. A rivelarlo sono state le stesse aziende interpellate da Scope Ratings sui motivi che portano a scegliere queste obbligazioni rispetto a quelle standard. Quanto alla preferenza per i green bond rispetto ad altri tipi di strumenti ESG, gli emittenti hanno spiegato che i titoli verdi sono considerati i più credibili dagli investitori.
L’utility francese EDF, ad esempio, ha affermato che il suo framework sui green bond “è visto come un forte strumento di lavoro che offre trasparenza al mercato”. La spagnola Iberdrola ha invece spiegato che l’approccio dell’utilizzo dei proventi funziona molto bene chi come loro ha attività idonee a essere finanziate direttamente. E l’impatto diretto sulla sostenibilità viene misurato, verificato esternamente e rendicontato. Inoltre, secondo l’utility iberica, le obbligazioni verdi forniscono agli investitori un impatto più preciso sul rendimento dei loro investimenti. Tuttavia il meccanismo di incremento in caso di sottoperformance dei KPI legati ai fattori ESG sottostanti i framework dei sustainability-linked bond (SLB) fornisce un incentivo controverso per gli investitori a guadagnare rendimenti aggiuntivi. Scope Ratings precisa che comunque la maggior parte degli emittenti di obbligazioni ESG sono aziende con ampi portafogli di asset materiali. Pertanto, le loro prospettive sui green bond potrebbero non necessariamente applicarsi alle aziende in transizione o che operano in altri settori con modelli di business asset-light.
📰 Leggi anche “UE, arriva lo standard sui green bond“
Green bond sempre in testa
Le obbligazioni verdi restano lo strumento preferito. Tanto che le emissioni europee nel primo semestre 2024 sono schizzate del 60%. Un balzo dovuto soprattutto all’aumento dei volumi delle utility, che hanno raggiunto i 40 miliardi di euro di obbligazioni ESG, facendo segnare una crescita di 13 miliardi su base annua. Decisivo anche il contributo delle società di real estate, che da sole hanno emesso 11 miliardi di euro di titoli sostenibili, 7 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Da soli questi due settori hanno rappresentato il 55% dell’attività totale dei corporate bond ESG nel primo semestre.
Infine, il report evidenzia che i green bond sono lo strumento preferito anche in Nord America e in Asia, nonostante entrambe le regioni continuino a restare sostanzialmente indietro rispetto all’Europa dal momento che rappresentano appena il 5% dell’emissione obbligazionaria totale. I volumi SLB sono invece diminuiti del 45% nel primo semestre, a causa in particolare del più elevato rischio percepito di greenwashing.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.