Per Tony Appiah, client Portfolio Manager di Nuveen, detenere obbligazioni di alta qualità fino a scadenza è la soluzione per non rinunciare ai benefici di nessuno dei due approcci. La ricetta della casa per interpretare al meglio questo stile
Tony Appiah, client Portfolio Manager di Nuveen
Attivo o passivo? L’eterno dualismo tra stili di investimento ha fatto irruzione nel dibattito finanziario anche quest’anno. E promette di farsi ancora più intenso proprio ora che le banche centrali, BCE in testa, sembrano decise ad allentare definitivamente la stretta monetaria iniziata quasi due anni fa per contrastare l’inflazione. Eppure, c’è chi crede esista un modo per non rinunciare ai vantaggi di nessuno dei due approcci. Si tratta di Tony Appiah, client portfolio manager di Nuveen nell’ambito della divisione europea Equities & Fixed Income, secondo cui la terza via risiede nelle strategie cosiddette ‘buy and hold’. Uno stile che, per il gestore, dovrebbe mirare a offrire redditività stabile a fronte di minori rischi e costi ridotti per il cliente. Soprattutto nel credito.
Il ‘buy and hold’ è una strategia di portafoglio a lungo termine che prevede l’acquisto di obbligazioni di alta qualità e la loro detenzione per un periodo prolungato, generalmente fino alla scadenza. Tale approccio si concentra quindi sulla selezione di investimenti potenzialmente in grado di generare un rendimento costante nel tempo, anziché ricorrere a frequenti operazioni di acquisto e vendita per ottenere un ritorno aggiuntivo. E lo fa riducendo al minimo il rischio non solo di turnover ma anche di volatilità e ribassi. La sua declinazione ideale, nonché quella che storicamente ha trovato maggiore riscontro presso gli operatori, sono i mercati del credito: si tratta infatti di un segmento dove, più che in altri, assumono rilievo fattori come la prevenzione delle insolvenze o la stabilità dei flussi di cassa.
Il ‘buy and hold’ non è una novità. Cosa contraddistingue l’approccio di Nuveen a questo stile di investimento?
Il nostro approccio combina i punti di forza degli investimenti attivi, tra cui la diversificazione e la rigorosa gestione del rischio di credito, con i vantaggi degli investimenti passivi, dal ridotto turnover alle commissioni convenienti. Un mix che rende la strategia un’alternativa ancora più interessante. Nello specifico, possiamo vantare tre cifre distintive: applichiamo limiti rigorosi a livello di emittenti e settori per garantire un’adeguata diversificazione dei rischi; ricerchiamo la qualità attraverso l’analisi fondamentale e lo svolgimento di ricerche approfondite, in modo da minimizzare anche il rischio di credito e ottenere rendimenti ancora più stabili nel tempo; costruiamo portafogli personalizzati in funzione degli obiettivi dei nostri clienti, dalla scadenza alla duration fino alle caratteristiche finanziarie degli emittenti o a restrizioni di tipo settoriale. In un’ottica di lungo periodo, infine, i crediti vengono sottoscritti per un ciclo completo: ciò evita che il valore del portafoglio venga eroso da un inutile turnover, riduce i costi di transazione e si traduce in commissioni più basse.
Una componente fondamentale è quindi la minimizzazione del rischio di insolvenza. Qual è il lavoro su questo fronte?
Nella sostanza, si tratta di identificare i segnali che indicano un deterioramento del credito. I nostri analisti esaminano e monitorano i fattori quali rischio di liquidità, rischio di eventi, rischio di leveraged buy-out, rischio normativo e rischi ESG. È sulla base di tali informazioni che stiliamo poi elenchi di controllo relativi a possibili ‘fallen angel’, ossia titoli obbligazionari il cui merito creditizio potrebbe scendere da investment grade a livelli inferiori. In aggiunta a ciò, monitoriamo i crediti per i quali c’è possibilità di un passaggio da una categoria di rating all’altra.
Può farmi un esempio di portafoglio buy and hold personalizzato?
Immaginiamo il caso in cui i parametri richiesti dal cliente consistano nel mantenere una qualità creditizia media minima pari a BBB-, mantenere la duration entro +/-0,5 anni rispetto all’indice Bloomberg U.S. Corporate Bond e garantire una rigorosa diversificazione tra emittenti e settori. Rispetto a un portafoglio buy and hold modello, andremo a prevedere fino al 20% di obbligazioni societarie non investment grade e quindi costruiremo esposizioni ad asset come bond high yield, bond dei mercati emergenti, titoli garantiti da ipoteca (MBS) o asset backed securities. Il tutto applicando le nostre valutazioni proprietarie sul relative value e sul valore fondamentale del credito.
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