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Dopo l’inaspettato calo dell’inflazione in agosto, l’istituto sceglie di non agire per la prima volta in quasi due anni. Ma il board è spaccato: cinque contro quattro
Per la prima volta in quasi due anni, la Bank of England non tocca i tassi di interesse. A sorpresa, dopo 14 rialzi consecutivi, l’istituto centrale ha infatti deciso di lasciare il costo del denaro al 5,25% contro le attese dei mercati per un ulteriore ritocco di un quarto di punto. Decisivo è stato il dato sull’inflazione di agosto, inaspettatamente in calo, che alla viglia del meeting ha ridato forza agli argomenti dei membri più dovish del Monetary policy committee.
Il board della BoE si è infatti profondamente diviso: la partita tra colombe e falchi è terminata cinque a quattro, con il governatore Andrew Bailey a fare da ago della bilancia. Lo stesso presidente solo qualche giorno fa aveva aperto alla possibilità di una pausa, mentre il capo economista, Huw Pill, spiegava di preferire una strategia ‘Table Mountain’ a una ‘Cervino’ (versione più romantica dell’‘higher for longer’ della Fed). La frenata dei prezzi ha dunque servito l’assist per la pausa tanto invocata da vari settori dell’economia britannica e dal governo conservatore di Rishi Sunak. “L’inflazione è scesa molto negli ultimi mesi e pensiamo che continuerà a farlo, ma non c’è spazio per l’autocompiacimento. Dobbiamo essere sicuri che ritorni alla normalità e continueremo a prendere le decisioni necessarie per raggiungere questo obiettivo”, ha affermato Bailey al termine del meeting.
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Possibili tagli nella seconda metà del 2024
Secondo Jamie Niven, senior fund manager fixed income di Candriam, proprio il calo dell’inflazione, soprattutto nel settore dei servizi, ha convinto la maggioranza de board dell’opportunità di mantenere i tassi invariati. “Continuiamo a preferire i tassi Uk rispetto a quelli globali, viste le sfide strutturali presenti nell’economia locale, con il mercato che sottovaluta l’attuale livello di restrizione”, afferma l’esperto.
A suo avviso, l’istituto vorrebbe che l’inflazione salariale scendesse come dimostrazione che sta finalmente vincendo la battaglia: scenario che, considerando il recente allentamento del mercato del lavoro, dovrebbe concretizzarsi a breve. “Se la tendenza alla disinflazione dovesse continuare e la crescita economica dovesse indebolirsi, la curva Uk potrebbe subire ulteriori tagli per la seconda metà del 2024 e oltre”, osserva.
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