Una crescita solida, una trasformazione in corso e prezzi convenienti. Per Comgest, il Dragone offre opportunità a lungo termine. Ma bisogna saper scegliere
Dopo tre anni di passione, l’azionario cinese potrebbe aver invertito la rotta. Nonostante l’avvio d’anno non brillante, nel primo trimestre il sentiment degli investitori è decisamente migliorato e aprile è passato in archivio con un balzo dell’indice Msci China del 7,7% in euro (6,6% in usd). Merito anche della performance del PIL, che nel periodo gennaio-marzo ha battuto ogni attesa mettendo a segno un aumento del 5,3%. E della produzione industriale, degli investimenti nel comparto manifatturiero e di quelli nelle infrastrutture che rimangono solidi. Senza contare che il mese scorso il governo ha finalmente lanciato una serie di politiche di supporto per consumi, investimenti e mercati, tanto attesa dai mercati.
asmine Kang, gestore del fondo Comgest Growth China di Comgest
È dunque il momento di puntare sul Dragone? Jasmine Kang, gestore del fondo Comgest Growth China di Comgest, non ha dubbi: “La Cina è sulla strada giusta per conseguire il suo obiettivo di crescita ‘attorno al 5%’ per il 2024. Benché persistano pressioni deflazionistiche, le politiche di stimolo di recente annunciate per le auto e gli elettrodomestici potrebbero favorire la ripresa dei consumi”. Cruciale è però, a suo parere, la scelta dei nomi giusti fra le aziende di elevata qualità. “Continuiamo a focalizzarci sui settori di viaggi, consumi voluttuari e innovazione industriale”, chiarisce, facendo l’esempio di Tencent, Fuyao Glass e Xinyi Solar.
Prezzi bassi e “opportunità geopolitiche”
Baijing Yu, portfolio manager di Comgest
Secondo Baijing Yu, portfolio manager di Comgest, il Paese offre un gran numero d’aziende di successo con un enorme potenziale a lungo termine e un prezzo vantaggioso. “Il mercato cinese attualmente presenta delle valutazioni piuttosto interessanti. Se si guarda alle valutazioni medie del mercato azionario, queste sono ai minimi da 15 anni, con un rapporto prezzo/utili compreso tra nove e dieci”, analizza. Naturalmente ci sono dei motivi per cui il mercato cinese è così conveniente, a partire dalla politica interna e dalla geopolitica. Elezioni presidenziali USA comprese. “Tuttavia, Pechino rimane la seconda economia mondiale con ampie opportunità di crescita attraverso i consumi, l’urbanizzazione e una migliore industrializzazione. Le relazioni con Washington rimarranno probabilmente tese anche in futuro. Ma le sanzioni statunitensi creano anche nuove opportunità”, fa notare l’esperta. Numerosi settori industriali avanzati beneficeranno infatti della domanda di sostituzione interna e, a lungo termine, ciò andrà a vantaggio anche degli investitori.
Tuttavia, Baijing Yu evidenzia che il Paese subirà una profonda rivoluzione nei prossimi decenni: “Si sta trasformando in un’economia sempre più guidata dalla ricerca e dallo sviluppo, in cui ingegneri altamente qualificati progettano prodotti di alta qualità, ad esempio nel campo dell’automazione e della robotica”, spiega. Aggiungendo che le aziende beneficiano anche di un mercato interno molto ampio e dinamico. E da questa posizione di forza, si espandono poi sui mercati internazionali. Quanto all’immobiliare, per l’esperta l’aggiustamento di questo mercato è “un male necessario” che la Cina deve digerire nell’ambito della trasformazione verso un’economia maggiormente guidata dalla produttività. “Siamo fiduciosi che la trasformazione avrà successo, ma ci vorrà tempo e non c’è modo di evitarlo”, avverte.
Su cosa puntare
Per l’esperta è quindi consigliabile investire nell’intero processo di trasformazione dell’economia cinese verso una maggiore domanda interna e prodotti di valore superiore. “Puntiamo soprattutto nel settore dei beni di consumo. Ciò comprende un’ampia gamma di sezioni: dagli alimenti di base all’abbigliamento sportivo, alla sanità, in pratica tutto ciò per cui le persone spendono. Ma ci interessano anche comparti come l’automazione, le rinnovabili, l’accumulo di energia e le auto elettriche”, afferma. Anche l’intelligenza artificiale è un tema importante per Comgest: si tratta infatti di un settore relativamente giovane da osservare da vicino e dove cercare investimenti di crescita di qualità a lungo termine. “L’importante è investire senza vincoli di indice e sul lungo periodo. Per noi sono particolarmente importanti la qualità e la prevedibilità della crescita degli utili”, conclude l’esperta. E cita due nomi su tutti: Anta e Inovance.
Per l’Osservatorio di Sara Assicurazioni, un connazionale su due è fiducioso sul futuro. Il 28% guarda a soluzioni assicurative o previdenziali per accrescere il proprio capitale. Una tendenza legata ai timori, con l’inflazione che resta in testa
Gli esperti di AllianceBernstein John H. Fogarty e Vinay Thapar analizzano le prospettive di crescita del mercato USA e dei differenti settori che lo compongono
Dall’Osservatorio Sottoscrittori di Assogestioni emerge che il gender gap tra i clienti dei fondi comuni sta calando, ma non senza criticità. Le più coinvolte sono le over 60, mentre le nuove generazioni restano ai margini. Educazione finanziaria e una consulenza dedicata le vie per promuovere un maggiore coinvolgimento
La seconda puntata di “Alleati per il futuro”, il format promosso da Allianz Bank, registrata al Salone del Risparmio 2025 in diretta giovedì 24 alle ore 11.00. In studio: Nicola Palmarini, Carlo Balzarini e Francesca Bettio
Al Salone del Risparmio Assogestioni dedica una conferenza al nuovissimo strumento promosso da CDP e MEF. Obiettivo: offrire liquidità alle piccole e medie imprese e favorire le quotazioni
Secondo gli asset manager ora la priorità di Francoforte è proteggere la crescita dell’Eurozona dai dazi di Trump. E ci saranno almeno altre due sforbiciate. La rotta, però, non è segnata e potrebbe cambiare
Sondaggio BofA: il sentiment è il quinto più basso di sempre e le attese di crescita globale sono le peggiori mai registrate nella storia della survey. Allocazione azionaria USA giù del 53% in due mesi
Le “incertezze eccezionali” causate da Trump spingono alla settima riduzione dei tassi. “Dai dazi rischi per la crescita”. Secondo gli asset manager, Lagarde andrà avanti con altre due-tre sforbiciate
Per l’agenzia, le tensioni stanno pesando sulle condizioni del credito globale. E i contraccolpi varieranno a livello regionale e in base ai modelli di business. Per le europee il rischio maggiore è una frenata dell’economia
Il video-messaggio del vicepresidente esecutivo della Commissione europea per il SdR25. “Il risparmio enorme risorsa da valorizzare per competere a livello globale”, afferma
Trump ha annientato la propensione al rischio a favore di bond e liquidità. E la parola d’ordine è cautela. Il biglietto verde? Non è più un rifugio. Gli Institutional Investor Indicators di State Street
Iscriviti per ricevere gratis il magazine FocusRisparmio