I flussi totali restano sostenuti. Vola il risparmio gestito, cui vanno 3,3 miliardi, mentre frenano titoli di Stato e liquidità. Clienti ancora in aumento
Per i consulenti finanziari anche luglio passa in archivio positivamente. Secondo la consueta rilevazione Assoreti, la raccolta complessiva è infatti di 4 miliardi di euro, in calo del 27% dai 5,5 miliardi portati a casa a giugno, ma in aumento del 40,5% rispetto allo stesso mese del 2023. In particolare, si è registrata una netta accelerazione del risparmio gestito, cui sono andati l’80,7% dei flussi totali, pari a 3,3 miliardi, che ha permesso al comparto di mettere a segno i volumi più alti da gennaio 2022. Diverso, invece, il discorso per gli strumenti finanziari amministrati, la cui raccolta si ferma a 1,3 miliardi, zavorrata soprattutto della contrazione segnata dai titoli di debito pubblici e corporate. Negativo anche il saldo delle movimentazioni di risorse realizzate su conti correnti e depositi, che mostrano un rosso di 489 milioni.
Si conferma quindi positivo il bilancio delle Reti da inizio anno, che con luglio tocca quota 29,3 miliardi, in crescita del 4,7% rispetto al 2023. Di questi, le risorse nette confluite sui prodotti gestiti ammontano a 11,2 miliardi e rappresentano il 38,3% dei volumi totali, in deciso aumento rispetto al 5,9% di un anno fa. Sempre a luglio, la raccolta netta associata al servizio di consulenza con fee specifica (fee only/fee on top) si è attestata a 792 milioni: da gennaio sono 8 i miliardi confluiti sul servizio di consulenza con fee. Le risorse nette mensili destinate ai prodotti con commissioni ricorrenti ammontano, così, a 3,4 miliardi, tra gestito (3,3 miliardi) e amministrato in consulenza con fee (160 milioni). E da inizio anno il corrispondente dato è pari a 15,5 miliardi. Non si ferma, infine, la crescita del numero di risparmiatori che si affidano alle Reti di consulenza: a fine luglio i clienti primi intestatari erano 5,084 milioni.
“Continua a consolidarsi l’apprezzamento dei clienti per il comparto del risparmio gestito. Il ritorno dei flussi mostra una prosecuzione del movimento iniziato a partire dal mese di febbraio”, afferma Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti. Che sottolinea come si tratti di un risultato in linea con la crescita costante del numero di risparmiatori, “a testimonianza del ruolo centrale che la consulenza finanziaria ha assunto nella valorizzazione del risparmio”.
Più nel dettaglio, a luglio tutte le macro famiglie di prodotto del comparto gestito hanno messo a segno un balzo, sia rispetto al mese precedente sia nel confronto con il 2023. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento ha determinato flussi pari a 1,4 miliardi, confermando l’interesse per agli Oicr obbligazionari (1,1 miliardo). In aumento anche i versamenti netti realizzati sui prodotti assicurativi/previdenziali, nel complesso pari a poco meno di 1,2 miliardi. In questo caso la crescita riguarda tutte le tipologie di prodotto, con un maggiore gradimento per le unit linked (604 milioni) e le polizze vita tradizionali (307 milioni). Passando alle gestioni patrimoniali individuali, il bilancio è di una raccolta di 664 milioni, con le GPM favorite (404 milioni). Nel mese, quindi, il contributo complessivo delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per circa 2,4 miliardi e rappresenta il 79,9% dei volumi complessivi realizzati sull’intero sistema fondi. L’apporto da inizio anno sale così a 9 miliardi.
Risparmio amministrato: frenano i titoli di Stato
La raccolta sugli strumenti finanziari amministrati continua a coinvolgere prevalentemente i titoli di Stato, seppure con volumi nettamente inferiori rispetto al mese precedente (650 milioni). Positivo e in crescita il bilancio degli exchange traded product (351 milioni) e dei certificate (128 milioni).
Quanto ai protagonisti, la medaglia d’oro mensile se l’aggiudica Fideuram Ispb, che a luglio ha portato a casa 1,8 miliardi di euro e si piazza prima anche nel gestito con 965 milioni. Seconda Fineco, con 591 milioni complessivi e 185 nel gestito, seguita a breve distanza da Mediolanum, con 590,6 milioni totali e ben 832 milioni nel gestito..
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